Massoneria Apolide e nuovi Servi della Gleba

Di come le elite massoniche stanno creando lo Uomo Unico facendo tabula rasa e mescolando le carte.

L’esercizio è facile ed immediato. Si guarda il sito del Corriere oppure si guarda una trasmissione della RAI e poi si va su Internet a leggere quello che scrive la gente. Ovvero si verifica la piena corrispondenza tra le idee che vengono imposte dagli editori e dai loro inserzionisti per mezzo di chi si presta a creare e pubblicare i contenuti e il modo di pensare e di agire del pubblico.

Ancora, si guardano i film e i telefilm che vengono prodotti negli USA e le idee che si ritrovano sul Corriere e quello che pensa e che fa la gente.

Non è difficile trovare il filo conduttore e risalire fino agli Anni Settanta, quando la Massoneria cominciava a mettere in opera il progetto senza per altro farsi scrupoli nel renderlo noto, perché una delle conseguenze di questo progetto è che la gente viene condizionata perché sia incapace di guardare il mondo e di ragionare in maniera autonoma. Quindi la Massoneria non deve temere una reazione perché si procura un popolo di fedeli convinti ed entusiasti contro ogni evidenza e ragione.

Il progetto prevede di cancellare o riscrivere la Storia e quindi eliminare i punti di riferimento dei Popoli, quello che genericamente si dice “cultura”, fare tabula rasa e sostituire tutto con il famoso “politically correct” che non è un corpo definito, stabile ma cambia di continuo, in una nuvola di menzogne, paradossi e contraddizioni. Ancora, la gente viene condizionata dalla nascita in modo che non solo non sappia nulla e non sia in grado di collegare le idee in un ragionamento ma che sia indifferente al bene-male, giusto-sbagliato, bello-brutto, vero-falso. Uno stesso concetto è per definizione sempre un po’ giusto e un po’ sbagliato. Nel passato, nel presente e nel futuro, altra distinzione che non esiste perché la gente viene condizionata a considerare solo un eterno istante presente, quindi un cambiamento qui e ora si trasferisce identico in ieri e in domani, da cui la continua cancellazione e riscrittura della memoria insieme alla percezione e allo immaginario.

Alla fine la Massoneria vuole creare una massa di schiavi che non vede e non comprende il proprio stato, che non sa immaginare altra condizione e che anzi la desidera. Una massa di schiavi omogenea che aborrisce la diversità e nello stesso tempo fratturata in maniera paradossale in mille differenze in perenne conflitto tra loro. La uniformità serve ad ottimizzare la risposta di massa alle direttive che calano dall’alto e la conflittualità serve a tenere gli schiavi occupati, nella improbabile ipotesi che qualcuno sfugga al condizionamento e riesca ad immaginare qualcosa di imprevisto.

Allo stesso tempo gli schiavi devono avere giusto il tempo e le risorse materiali per funzionare come le batterie umane del film “Matrix”, cioè vivere per lavorare asserviti alle macchine, ricevere il minimo compenso che poi viene speso per il consumo parossistico di cose inutili che però lo schiavo ritiene indispensabili al suo vivere, chiudendo il cerchio. Lo Uomo Unico non ha “tempo libero” e nemmeno lo vuole, anzi, un tempo che non sia riempito dal lavoro e dallo svago inteso come consumo è una idea spaventosa, perché suggerisce che lo Uomo Unico debba inventarsi qualcosa invece di pensare e fare come gli altri, come gli viene detto e mostrato. Lo Uomo Unico non ha mai abbastanza soldi per comprare le cose che gli necessitano. Le sue necessità sono sempre un passo più oltre, quindi si affanna a pietire il favore delle Elite Apolidi da cui ritiene di essere dipendente come l’infante dalla mamma o gli antichi dai loro Dei, perché in qualche maniera provvedano. Nel mentre, per il meccanismo della scomposizione in mille conflittualità perenni, lo Uomo Nuovo cerca di sbranare il suo prossimo.

Ci sono dei passaggi nel fluire delle cose che rendono palese tutto il meccanismo. Ne abbiamo avuti due uno dietro l’altro. La Peste Cinese e la guerra in Ucraina sottesa alla idea dell’ennesimo Nuovo Ordine Mondiale.

Entrambi i passaggi hanno evidenziato come le “istituzioni” di ogni ordine e grado non abbiano ne capacità ne intenzione di provvedere ai Popoli che in teoria rappresentano ma esistono solo per applicare direttive che provengono da un livello superiore inaccessibile. Direttive che mirano all’esatto opposto, cioè ad eradicare i Popoli e la loro memoria, quindi la loro cultura, a qualsiasi costo, per imporre lo Uomo Unico.

Nello stesso tempo è diventato palese che le persone, pur avendo in teoria degli strumenti che non si sono mai visti nella storia dell’Umanità per informarsi e per cooperare, storpiate dal condizionamento, vivono nella solitudine della monade un una folla di monadi, ignoranza e non sanno come comporre un ragionamento. Di conseguenza oscillano tra due atteggiamenti opposti ed ugualmente insensati, l’uniformarsi in maniera acritica a qualsiasi “moda” contro l’invenzione di alternative assurde e settarie sulla scorta di “complottismi” infantili. In entrambi i casi la premessa è quella sopra citata, cioè l’incapacità di distinguere il Bene dal Male, il Bello dal Brutto, cioè non avere una Morale. Ogni idea e ogni azione si trovano sullo stesso piano di qualsiasi altra, con lo stesso valore e senso. I due estremi e tutti gli stati intermedi hanno lo stesso valore e senso.

Lo traduco in termini più semplici. Sulla Peste Cinese e altre pestilenze che inevitabilmente diventeranno ricorrenti, gli schiavi corrono a vaccinarsi e acclamano le Autorità quando impongono il coprifuoco, oppure si convincono che la Peste sia solo una scusa per inoculare dei nanobot a tutti tramite il vaccino. In entrambi i casi gli schiavi non obbiettano al fatto banale e noto da migliaia di anni che le pestilenze sono la conseguenza dei viaggi e delle migrazioni, perché lo schiavo non vive senza le vacanze all’estero, si indebita piuttosto e non immagina di cenare senza ravioli cinesi. La gente si ammala di “Dengue”, un virus veicolato dalle zanzare, nessuno pensa che è una malattia endemica di certe aree del mondo e che le zanzare fanno solo da tramite tra una persona infetta e una sana. Lo schiavo si quieta quando gli dicono che viene il disinfestatore, d’altra parte, ancora, se non viene gratis il virus in Italia, vanno gli Italiani dal virus all’estero, pagando.

La Russia invade l’Ucraina. Saldatura ridicolissima tra i nostalgici del Comunismo e i Fascisti del Nuovo Millennio nel parteggiare per Putin, gli uni che lo vedono come un nuovo messia comunista inviato a riscattare i proletari di tutto il mondo nella eterna Lotta di Classe contro il Capitale e gli altri che lo vedono come un nuovo Duce sul podio a salutare sfilate di virili baionette scintillanti. Entrambe le fazioni totalmente ignare della contraddizione, perché Putin è uno degli uomini più ricchi del mondo e lo è diventato spogliando i proletari mentre oggi li manda a farsi massacrare per un suo vezzo. Nello stesso tempo il Fascismo si impose promettendo la restaurazione, Legge e Ordine contro la minacciata rivoluzione del Biennio Rosso. Di più, i nostalgici del Duce vorrebbero che Putin li vendicasse e li emancipasse dalla sottomissione agli USA, senza considerare quale sia l’alternativa, in omaggio alla atavica e stupidissima perché indefinita “Terza Via”. Tutta questa varia umanità intellettualmente miserabile non deve nemmeno fare lo sforzo di conoscere il passato, cioè origine, ascesa e caduta tanto del Comunismo che del Fascismo, gli basta guardare Youtube. Ci sono estratti delle trasmissioni della TV russa con le traduzioni dei discorsi propagandistici e ci sono le interviste ai cittadini comuni russi per le strade e anche ai prigionieri di guerra russi detenuti dagli Ucraini. Youtube fornisce un servizio di traduzione simultanea quando manca nel video originale.

Sarebbe bello se vivessimo in un mondo in cui la gente si domanda perché viene incoraggiata in tutti i modi la circolazione del virus insieme al consumo dei ravioli cinesi o il ripopolamento delle periferie con “nuovi Italiani” e Confindustria chiede di incrementare gli “arrivi” perché è tutta gente da assumere nelle fabbriche, per la felicità delle mummie paleo-sindacali alla Landini. Le poche fabbriche rimaste dopo la “delocalizzazione”, perché le persone devono migrare per andare dove c’è lavoro e le fabbriche devono andare dove ci sono persone disposte a lavorare per meno. Da cui poi l’impiegato vive chiuso in casa nel terrore di ammalarsi o di essere rapinato e fa lo “smartworking” nel terrore di essere licenziato.

Oppure perché la RAI, invece di ricordare gli Italiani come era il mondo quando c’era il Muro di Berlino e soprattutto come stavano i Polacchi, gli Ungheresi, eccetera, coi soldi del “Canone” si inventa un personaggio come il “Professor Orsini” che non fa che ripetere pari pari la propaganda della TV russa come la trovate su Youtube. Nessuno ci trova da ridire se i seguaci di Orsini, i quali non sanno nulla e non vanno nemmeno a vedere che l’Italietta ha un PIL che è tra l’ottavo e il nono posto al mondo mentre la Russia, che è immensamente più grande, con una popolazione tripla e con enormi risorse, si trova tra l’undicesimo e il dodicesimo posto. Da cui ovvie considerazioni sulla ridicola pretesa che la Russia, dipendendo dall’estero per qualsiasi cosa, dalle medicine all’elettronica e la cui popolazione vive in villaggi di catapecchie di legno con il pozzo e la stufa, il cesso in cortile e strade in terra battuta, abbia la capacità di imporre manu militari un Nuovo Ordine Mondiale. Senza notare che i Russi intervistati per le strade ripetono la propaganda o si rifiutano di rispondere per paura della repressione poliziesca ma intanto hanno in testa il cappelletto da scemo americano e la maglietta con le scritte in inglese, per non parlare dello smartphone, Internet eccetera. Non c’è la fila per la zuppa di cavoli a New York ma c’è la fila per gli hamburger a Mosca. Non ci sono film sugli eroi della Grande Guerra Patriottica nei cinema, la gente si affolla per vedere “Barbie”.

La faccenda delle armi, aggiunta necessaria. L’Italia non ha armi da regalare, perché quelle che abbiamo sono vecchie e scassate oppure sono scadenti e non servono a nessuno. A riprova, ancora, basta andare su Youtube per vedere che abbiamo mandato in Ucraina obici FH70 che, come dice il nome, sono in linea dagli Anni Settanta e mortai ancora più vecchi, tirati fuori dalla ruggine di qualche deposito e messi assieme coi pezzi ancora più o meno funzionanti. Se durante la Guerra Fredda avevamo Forze Armate da operetta, la Caduta del Muro ha portato l’illusione della “Globalizzazione” e che non ci sarebbe più stata una guerra vera, solo “Missioni di Pace”, da cui, incidentalmente, sospensione della Leva e “professionisti” reclutati per un Corpo di Spedizione, non per una improbabile difesa nazionale. Questo ci dovrebbe fare riflettere su cosa significa per noi la NATO e cosa significa il concetto del “pacifismo”. Chiaro, seguendo l’idea di Orsini, si sta sempre meglio da schiavi vivi che da ribelli morti. Possiamo fare a meno delle armi, tutto quello che dobbiamo fare è riconoscere una volta per tutte che scegliamo di essere schiavi e cancellare quei tremila anni di Storia che ci hanno portato fino a qui. Non solo la farlocchissima retorica della Repubblica nata dalla “Resistenza”, vedi ennesima contraddizione paradossale a sinistra ma proprio tutto, dalle Guerre Persiane al Risorgimento. In un mondo che non ha morale, dove tutto è sullo stesso piano e ha lo stesso valore, chiaro che non fa differenza essere schiavo di uno o dell’altro. L’unica cosa è che in Russia pochi hanno i mezzi per andare in vacanza all’estero e nel villaggio non c’è il sushi.

Si, è tutto un minestrone, capisco che si faccia fatica ad orientarsi in questo oceano di cacca. Torno a dire, viviamo in un mondo dove accanto all’articolaccio del Corriere che ti racconta del “femminicidio”, idea paradossale che presuppone una maggiore colpa nell’uccidere una donna invece di un uomo mentre si afferma l’eguaglianza, trovi un altro articolaccio sui “figli degli omosessuali” che sarebbero discriminati se non si certifica la finzione dello “pseudo-genitore”, concetto paradossale che omette il passaggio dello “utero in affitto”, ulteriormente contraddittorio, dato che legittima la pretesa di gente con adeguata capacità di spesa di fare commercio di esseri umani con la scusa della uguaglianza. Nello stesso momento CNN magnifica l’opera di un artista che ha ricreato i capolavori pittorici del rinascimento italiano sostituendo le figure ritratte con personaggi neri, nel senso dell’aspetto africano. Cosi come escono di continuo film e telefilm in cui ancora i personaggi vengono sostituiti, per esempio, che ne so, Achille diventa nero, un famoso monarca europeo diventa nero, i Cavalieri della Tavola rotonda sono “multietnici”, eccetera.

2 pensieri riguardo “Massoneria Apolide e nuovi Servi della Gleba”

  1. Temo di essere cinico ma il problema del “vivi anche se schiavi” esiste da sempre, dal “Franza o Spagna purché se magna” o, prima ancora, con Esopo che stende la novella del cane pasciuto alla catena e del lupo libero ma assai magro.

    Come osservato altrove alcuni poteri forti usano queste caratteristiche etologiche per raggiungere i loro obiettivi.

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    1. Ragioni in maniera confusa. Anzi, partiamo dal fatto che usi un lessico povero. La espressione “poteri forti” l’hai sentita in giro e la ripeti, senza fermarti un secondo a pensare che “potere” implica “forza”, non esiste il concetto di “potere debole” dato che sarebbe una contraddizione in termini. Dire “poteri forti” è la classica manifestazione di scolarità approssimativa alla Cinque Stelle.

      Detto questo, che esistano dei “poteri” e che esista gente soggetta, ancora, Franza o Spagna c’entra poco perché in quel caso non di schiavi si trattava ma di sudditi della Corona, di Francia o di Spagna, non è il punto del discorso. Nella antichità era un meccanismo semplice. Si andava con le armi ad aggredire una certa popolazione, se si vinceva ammazzandone un po’, si mettevano in catene i superstiti e da quel momento questi diventavano schiavi. Se capitava solo tra le aristocrazie, i servi della aristocrazia sconfitta diventavano servi della aristocrazia vincitrice, come “risorse naturali” delle terre in questione.

      Oggi è una situazione diversa, quando diciamo “schiavi” intendiamo che le persone sono trasformate in cose. “Schiavi” come macchine, come robot. Non c’è una aggressione armata, non c’è violenza. Tutto si gioca sulla manipolazione delle coscienze, sulla diseducazione e sulla disinformazione. Applicando, ovviamente, tutte le tecnologie della “comunicazione”.

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