Patriarcato e Femminicidio

Dei neologismi antiumanisti

Tutta la faccenda che viene strombazzata dai “media” notte e giorno circa il terrificante Patriarcato che istruisce i maschi ad uccidere le femmine è una emerita cavolata.

Una di quelle cavolate messe a punto nei laboratori della Massoneria Apolide al fine di demolire la cosiddetta “Civiltà Occidentale” per addivenire allo “Uomo Unico” che nelle parole di Scalfari avrà “ricchezza media, cultura media, sangue integrato”. Notare il trucchetto retorico-demagogico di Scalfari nell’evitare di definire il concetto di “media”, ovvero media tra quali valori. Cosa che non è tanto importante sul fattore della “ricchezza” quanto su quello della “cultura”.

Quello che succede nella realtà delle cose e lo dico per esperienza personale, è che nelle famiglie italiane si nasconde un numero incredibile di mostri.

Questi mostri sono nascosti nella loro natura da parte dei familiari per un senso arcaico di vergogna, secondo l’antica idea del “segnato da Dio, maledetto da Dio”, cioè che una persona storpia sia anche colpevole, maligna. La famiglia poi preferisce dissimulare, negare, piuttosto che prendere atto del problema ed affrontarlo, perché ognuno dovrebbe poi guardare le proprie piaghe a ritroso.

I mostri sono insieme ignorati e scansati da tutti, perché averci a che fare rende la vita impossibile. Ignorando la loro esistenza e tenendo le distanze il più possibile, si evita l’incomodo di dovere fare qualcosa, dovere prendere una posizione.

Arriviamo alla questione principale.

I mostri non vengono cercati, riconosciuti o curati da alcun Servizio Pubblico.

Le “Forze dell’Ordine” non intervengono se non dopo che è stato compiuto un reato, anche se sono perfettamente a conoscenza della situazione di rischio. Non intervengono a prevenire le stragi compiute da fanatici tagliagola pregiudicati che le annunciano urbi et orbi, figurarsi se si muovono per un mostro “comune” che è solo un assassino potenziale come migliaia di altri. Il Sistema Sanitario è una barzelletta in generale, non cura la gente che arriva in ospedale con un infarto o con una leucemia, figurarsi se può curare disturbi della personalità o malattie psichiatriche. Il Medico di Base serve solo a compilare “impegnative” per improbabili visite specialistiche che lo “assistito” richiede e per prescrivere medicine quindi ancora, figurarsi se si muove per il mostro.

Quindi, se la Massoneria muove le sue pedine per condizionare la “Pubblica Opinione”, il “femminicidio” è un concetto assurdo perché vorrebbe essere una categoria peggiorativa dell’omicidio, come se le “femmine” fossero qualcosa di più di un “essere umano”, il problema è che convivere coi mostri è semplicemente la “normalità”, cioè la regola.

Se conviviamo coi mostri e per qualche ragione speculare le donne non li riconoscono o, peggio, li trovano interessanti, è “normale” che le donne prendano mostri come fidanzati e mariti e poi vengano macinate.

A parte la faccenda a cui ho accennato, cioè che le donne non riconoscono i mostri o li trovano interessanti, dato di fatto evidente, se vogliamo definire una “colpa” questa non è nel “Patriarcato” quanto nel fatto che come Società non vogliamo riconoscere l’esistenza dei mostri e non vogliamo prendercene cura. E’ come non volere riconoscere l’esistenza dei portatori del virus “Dengue” perché questi sono immigrati da Asia e Africa e per definizione non si può associare un connotato negativo agli immigrati. Meglio dire che il virus viene portato dalle zanzare e omettere che le zanzare fanno solo tra tramite.

La cosa tragicomica è che tutta la manfrina sul “Patriarcato” e tutte le “riforme”, che poi si traducono solo in pseudo-leggi che vorrebbero comminare pene più severe, non cambiando assolutamente nulla rispetto alla verità dei mostri nelle famiglie italiane, non cambieranno assolutamente nulla rispetto alle conseguenze. E’ come la faccenda delle stragi negli USA, chiaro che il mostro armato fino ai denti può ammazzare più gente ma il mostro senza armi prende uno strumento qualsiasi, un martello, un coltello da cucina e ammazza due o tre persone e ne ferisce cinque o sei. Nel nostro caso, dove la violenza non avviene in un contesto di massa ma tra la cerchia ristretta dei familiari e amici, il mostro, che non viene cercato, riconosciuto e curato, è inarrestabile, è una bomba che può esplodere in ogni istante.

La cosa che io trovo insopportabile è che tutti sanno ma quando poi si arriva alla tragedia, tutti fanno finta di essere sorpresi, “sembrava tanto una brava persona”.

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